I ministri degli Esteri dell'Unione Europea si sono riuniti a Copenaghen, in Danimarca, il 29 e 30 agosto 2025, per un incontro informale incentrato sulle strategie per rafforzare il sostegno all'Ucraina e intensificare la pressione sulla Russia. L'incontro, ospitato dalla Danimarca, ha visto la partecipazione di rappresentanti di Norvegia, Regno Unito e Islanda, a sottolineare un fronte unito nell'affrontare le sfide geopolitiche attuali.
L'agenda principale ha incluso la discussione sul 19° pacchetto di sanzioni contro Mosca e le misure per contrastare le operazioni della sua "flotta ombra", composta da navi più vecchie e meno assicurate che operano con bandiere di comodo per aggirare le restrizioni, in particolare quelle sul tetto dei prezzi del petrolio russo. L'UE e i paesi del G7 hanno concordato di reindirizzare i profitti derivanti dai beni russi congelati verso un prestito di 50 miliardi di dollari per l'Ucraina. Questo vertice fa seguito a iniziative precedenti dell'UE, come il piano "ReArm Europe" presentato nel marzo 2025, che mira a mobilitare oltre 800 miliardi di euro per la spesa in difesa attraverso flessibilità fiscale nazionale, un nuovo strumento di prestito da 150 miliardi di euro (SAFE) per appalti congiunti e il potenziale reindirizzamento dei fondi di coesione.
I ministri hanno ribadito la necessità di mantenere una forte pressione sulla Russia, con l'obiettivo di spingerla verso negoziati concreti per una pace duratura. La discussione ha toccato anche l'utilizzo dei beni russi congelati per sostenere la difesa e la ricostruzione dell'Ucraina, sebbene la confisca immediata di tali beni rimanga un argomento complesso per alcuni Stati membri a causa di preoccupazioni sulla stabilità finanziaria e la legalità internazionale. L'incontro ha inoltre incluso discussioni sulla situazione in Medio Oriente, con un'enfasi sulla necessità di aiuti umanitari e di una soluzione pacifica del conflitto.
Il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia è previsto per settembre 2025, con possibili misure secondarie contro paesi terzi che facilitano l'elusione delle sanzioni. La "flotta ombra" russa è stata un punto focale delle discussioni, con l'UE che ha già sanzionato centinaia di navi appartenenti a questa flotta. Il piano "ReArm Europe" mira a rafforzare le capacità di difesa europee e risponde alla crescente instabilità strategica. Lo strumento SAFE (Security Action For Europe) da 150 miliardi di euro, lanciato nel marzo 2025, fornisce prestiti agli Stati membri per investimenti nella difesa, promuovendo appalti congiunti e rafforzando l'industria della difesa europea. L'Italia ha confermato la sua intenzione di accedere a questi prestiti per finanziare programmi di difesa. La situazione in Medio Oriente è stata anch'essa affrontata, con l'UE che ha stanziato 50 milioni di euro in aiuti umanitari per rispondere all'escalation della crisi.