Nel 2025, il dibattito diplomatico internazionale è stato incentrato sulla possibilità di cessioni territoriali ucraine alla Russia in cambio di un cessate il fuoco. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fermamente respinto questa prospettiva, definendola incostituzionale e un potenziale preludio a ulteriori aggressioni russe. Questa posizione intransigente è stata ribadita da Zelensky, che ha sottolineato l'importanza che Kyiv sia coinvolta in qualsiasi decisione riguardante la propria integrità territoriale.
Le discussioni hanno toccato anche il tema delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha affermato che l'Ucraina deve diventare una "fortezza d'acciaio", con garanzie di sicurezza solide e credibili, senza limitazioni per le forze armate ucraine. L'Unione Europea accoglie con favore la volontà degli Stati Uniti di contribuire a garanzie di sicurezza simili all'Articolo 5 della NATO, e l'UE è pronta a fare la sua parte. Von der Leyen ha anche ribadito che i confini internazionali non possono essere modificati con la forza e che tali decisioni spettano esclusivamente all'Ucraina.
Dal canto suo, il Cremlino, nonostante i recenti attacchi, ha manifestato un persistente interesse per i colloqui di pace. La Russia, attraverso le parole del Ministro degli Esteri Lavrov e della portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova, ha delineato le proprie condizioni per la pace, che includono la smilitarizzazione e la "denazificazione" dell'Ucraina, oltre al riconoscimento delle "realtà territoriali" (un riferimento alle acquisizioni russe). La Russia considera le garanzie di sicurezza un risultato di una soluzione pacifica che affronti le cause profonde del conflitto, tenendo conto degli interessi russi, e non una condizione preliminare. Zakharova ha criticato le proposte occidentali come "unilaterali" e volte a contenere la Russia, aumentando il rischio di un coinvolgimento della NATO in un conflitto armato.
La resilienza ucraina di fronte alle pressioni evidenzia una profonda comprensione delle dinamiche geopolitiche e un impegno incrollabile verso la sovranità nazionale. La comunità internazionale osserva attentamente, sperando che la diplomazia prevalga per trovare un percorso verso una pace giusta e sostenibile, nel rispetto del diritto internazionale e della volontà del popolo ucraino.