179 Nazioni si Riuniscono a Ginevra per Negoziati Cruciali sul Trattato contro l'Inquinamento da Plastica

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Ginevra è la sede di un importante incontro internazionale, dove rappresentanti di 179 paesi si sono riuniti dal 5 al 14 agosto 2025 per la quinta sessione del Comitato Intergovernativo di Negoziazione (INC-5.2). L'obiettivo è la finalizzazione di un trattato globale giuridicamente vincolante per affrontare la crisi dell'inquinamento da plastica, una problematica che impatta negativamente sulla salute umana, sulla vita marina e sull'economia globale.

Le discussioni seguono il precedente incontro a Busan, Corea del Sud, che si è concluso senza un accordo a causa di divergenze su punti chiave come la riduzione della produzione di plastica e il sostegno finanziario ai paesi in via di sviluppo. La produzione di plastica potrebbe triplicare entro il 2060, con conseguenze ambientali ed economiche devastanti. Si stima che l'inquinamento da plastica marina da solo possa causare perdite economiche annuali fino a 2,5 trilioni di dollari. Solo il 9% della plastica prodotta a livello globale viene riciclata, mentre il resto finisce nell'ambiente. Gli studi evidenziano come le sostanze chimiche presenti nella plastica possano causare malattie, con perdite economiche legate alla salute superiori a 1,5 trilioni di dollari annui in 38 paesi. La Francia e l'Unione Europea si sono impegnate a raggiungere un accordo ambizioso e legalmente vincolante.

Il dibattito si concentra sulla necessità di un approccio che copra l'intero ciclo di vita della plastica. Una coalizione di quasi 100 paesi, tra cui l'Unione Europea, Canada e Australia, spinge per una significativa riduzione della produzione di plastica vergine. Al contrario, nazioni con forti interessi nell'industria petrolchimica, come Arabia Saudita, Russia e Iran, preferiscono concentrarsi su soluzioni basate sul riciclo e su misure volontarie, temendo ripercussioni sui propri settori economici. Organizzazioni come Greenpeace chiedono una riduzione della produzione di plastica del 75% entro il 2040 e il divieto di specifici prodotti monouso, sottolineando l'insufficienza del solo riciclo. La sfida principale per i delegati a Ginevra è trovare un terreno comune che bilanci le esigenze ambientali con gli interessi economici nazionali, evitando uno stallo simile a quello di Busan. Una delle proposte per superare le divergenze è quella di procedere con meccanismi di voto, anziché basarsi esclusivamente sul consenso.

L'industria petrolchimica vede nella plastica un motore di crescita futuro, con proiezioni che indicano che la produzione di plastica potrebbe rappresentare la metà del consumo di petrolio entro il 2050. L'esito di questi negoziati è fondamentale per definire un quadro globale che possa invertire la rotta dell'inquinamento da plastica, proteggendo il pianeta e le generazioni future.

Fonti

  • Deutsche Welle

  • La pollution plastique envahit la planète : d'ultimes négociations débutent à Genève pour y remédier

  • Pollution plastique : Malgré des avancées, échec d’un accord mondial

  • Pollution plastique : à Genève, les négociations de la dernière chance pour un traité ambitieux

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