Ricerca della Binghamton University sulla Conversione degli Scarti Alimentari in Plastica Biodegradabile Utilizzando Batteri

Modificato da: Dmitry Drozd

Un team di ricercatori della Binghamton University, State University of New York, ha sviluppato un processo innovativo per trasformare gli scarti alimentari in plastica biodegradabile, utilizzando batteri. Questa scoperta mira a rivoluzionare la gestione dei rifiuti e la produzione di materiali ecocompatibili, affrontando i problemi dell'inquinamento da plastica e dello spreco alimentare.

Negli Stati Uniti, si stima che tra il 30% e il 40% del cibo venga sprecato annualmente, con circa 92 miliardi di libbre che finiscono nelle discariche. Questi scarti organici, decomponendosi, rilasciano metano e anidride carbonica, gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico. Contemporaneamente, la plastica convenzionale ha generato una crisi ambientale globale, con microplastiche che contaminano gli ecosistemi.

La soluzione ideata dal team, guidato dalla studentessa di dottorato Tianzheng Liu e supervisionato dalla Professoressa Sha Jin, sfrutta il batterio *Cupriavidus necator*. Nutrendo questi batteri con acido lattico, ottenuto dalla fermentazione degli scarti alimentari, e arricchito con solfato d'ammonio, i ricercatori hanno indotto la produzione di poliidrossialcanoato (PHA), una bioplastica biodegradabile. Il PHA può essere raccolto e lavorato per creare vari prodotti, degradandosi naturalmente nell'ambiente.

Il processo si è dimostrato flessibile e robusto, tollerando scarti alimentari conservati per almeno una settimana senza compromettere la resa del PHA. La natura specifica del cibo utilizzato non influisce sull'efficacia, a condizione che le proporzioni della miscela rimangano stabili. L'ispirazione per questa ricerca è nata da una normativa dello Stato di New York che vieta lo smaltimento dei rifiuti alimentari nelle discariche.

Il team si sta ora preparando per la fase di ampliamento, cercando partner industriali e finanziamenti per sviluppare impianti pilota. Se la tecnologia manterrà le sue promesse, potrebbe trasformare la gestione dei rifiuti, promuovendo una sinergia tra ecologia ed economia per un pianeta più sano.

Fonti

  • Sciencepost

  • Binghamton News

  • Phys.org

  • New Food Magazine

  • Earth.com

  • Institution of Mechanical Engineers

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