Nei primi cinque mesi del 2025, la Spagna ha registrato una crescita costante nelle esportazioni di cibo, bevande e tabacco, raggiungendo un valore di 32.849,5 milioni di euro, con un incremento del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Solo a maggio, le esportazioni di questi settori sono aumentate del 2,6%, attestandosi a 6.787,6 milioni di euro.
Il settore del tabacco ha mostrato una particolare vivacità, con un aumento delle esportazioni del 22,9% nel primo trimestre del 2025. Anche i settori legati allo zucchero, caffè e cacao hanno registrato un'impennata significativa, con una crescita del 41,4%. Nella Comunità Valenciana, la provincia di Castellón si è distinta come unica area ad aumentare le proprie esportazioni, con una crescita dell'1,8% nel settore agroalimentare e delle bevande.
Nonostante la solida performance delle esportazioni, anche le importazioni di cibo, bevande e tabacco hanno registrato un aumento. A maggio 2025, il valore delle importazioni è stato di 5.064 milioni di euro, segnando un incremento dell'8,4% rispetto a maggio 2024. Nel periodo gennaio-maggio, le importazioni sono cresciute dell'8%, raggiungendo i 24.108 milioni di euro. Questo ha portato a un surplus commerciale di 1.723,7 milioni di euro a maggio, in calo rispetto ai 1.947,8 milioni di euro registrati nello stesso mese dell'anno precedente. Il surplus commerciale cumulato per i primi cinque mesi dell'anno si è attestato a 8.741,5 milioni di euro.
Il contesto economico generale per la Spagna nei primi mesi del 2025 è caratterizzato da una crescita sostenuta, con una previsione di espansione del PIL del 2,5%. La domanda interna è il principale motore di questa crescita, supportata da un mercato del lavoro in miglioramento con un tasso di disoccupazione in calo. Tuttavia, le tensioni commerciali globali e l'aumento dei prezzi delle materie prime, influenzati da conflitti internazionali, rappresentano sfide continue per l'economia spagnola.
L'industria alimentare e delle bevande spagnola continua a dimostrare la sua importanza strategica come motore commerciale, con una crescente diversificazione dei mercati di destinazione verso l'Europa orientale e il Sud-est asiatico, a fronte di una contrazione delle vendite in Cina. Il settore mostra ottimismo riguardo alla crescita della produzione reale, rafforzando il suo ruolo nel contribuire a un saldo commerciale positivo.