Le tensioni tra India e Pakistan sono nuovamente aumentate, con entrambe le nazioni che si scambiano accuse di aggressione lungo la Linea di Controllo (LoC) in Kashmir. L'India sostiene di aver respinto attacchi con droni e munizioni provenienti dal Pakistan, mentre Islamabad nega queste affermazioni e accusa a sua volta Nuova Delhi di incursioni aeree che avrebbero causato vittime civili.
Le autorità locali riportano intensi scambi di artiglieria, che hanno provocato morti e feriti da entrambe le parti. Il Ministro dell'Informazione pakistano ha definito le affermazioni indiane prive di fondamento, mentre l'India ha ribadito la sua determinazione a contrastare il terrorismo transfrontaliero.
La comunità internazionale, inclusi le Nazioni Unite, gli Stati Uniti, la Cina e l'Iran, ha lanciato appelli alla moderazione, esortando a una de-escalation e a basarsi su informazioni verificate, data la crescente disinformazione. Questi scontri segnano un'escalation notevole tra i due rivali dotati di armi nucleari, sollevando preoccupazioni per un conflitto più ampio.
Entrambi i paesi sono in comunicazione a livello dei rispettivi Consigli di Sicurezza Nazionale per gestire la situazione. Il conflitto del Kashmir, radicato nella spartizione dell'India nel 1947, ha visto India e Pakistan coinvolti in guerre e scaramucce. Le recenti escalation, come l'"Operazione Sindoor" indiana nel maggio 2025 e le successive risposte pakistane, hanno evidenziato la fragilità della situazione, innescate dall'attacco terroristico di Pahalgam del 22 aprile 2025, in cui sono state uccise 26 persone.
Questi eventi hanno portato a scambi di artiglieria e attacchi di droni, con entrambe le parti che si sono accusate di violazioni del cessate il fuoco. La situazione rimane volatile, con entrambe le nazioni che mantengono un elevato stato di allerta militare.