Recenti studi stanno mettendo in luce una connessione tra i disturbi della tiroide e la salute dell'intestino, aprendo nuove prospettive per la gestione del benessere.
Una ricerca presentata all'ENDO 2025 ha rivelato un legame tra la disfunzione tiroidea e la salute intestinale, suggerendo che l'attenzione all'intestino potrebbe favorire la gestione dei disturbi della tiroide. Lo studio ha evidenziato che persone con ipotiroidismo mostrano un rischio maggiore di sovraccrescita batterica nell'intestino tenue (SIBO).
La disbiosi intestinale può influenzare l'assorbimento dei farmaci per la tiroide, sottolineando l'importanza di un intestino sano per l'efficacia del trattamento. Inoltre, l'integrazione di probiotici specifici può migliorare la funzione tiroidea e ridurre l'infiammazione nei pazienti con tiroidite di Hashimoto.
Il microbiota intestinale gioca un ruolo cruciale nel metabolismo dei nutrienti, dei farmaci e degli ormoni, inclusi gli ormoni tiroidei e i micronutrienti coinvolti nell'omeostasi tiroidea. La disbiosi intestinale può scatenare la tiroidite autoimmune. Ipo e ipertiroidismo sono stati associati a cambiamenti nella composizione del microbiota.
La ricerca indica che il trattamento con ormoni tiroidei, come la levotiroxina, può mitigare il rischio di SIBO. La modificazione del microbiota può aumentare la disponibilità di levotiroxina e stabilizzare la funzione tiroidea.
Questi risultati evidenziano il ruolo del microbiota intestinale nel benessere generale e suggeriscono un approccio integrato alla cura della salute, considerando l'interconnessione tra la funzione tiroidea e la salute dell'intestino.