Standard Chartered ha lanciato il trading spot diretto di Bitcoin ed Ether per la sua clientela istituzionale, segnando un passo significativo nell'integrazione degli asset digitali nei mercati finanziari tradizionali. L'operazione, avviata il 15 luglio 2025, è gestita dalla filiale britannica della banca e consente ai clienti istituzionali di negoziare Bitcoin ed Ether contro il dollaro statunitense attraverso interfacce di cambio valuta familiari.
I clienti hanno la flessibilità di scegliere il proprio custode preferito, inclusa la soluzione di custodia interna di Standard Chartered, che opera sotto la supervisione dell'autorità di regolamentazione finanziaria (FCA). Bill Winters, Group Chief Executive di Standard Chartered, ha evidenziato l'importanza strategica dell'iniziativa, affermando che la banca mira a fornire ai propri clienti un percorso sicuro ed efficiente per operare, negoziare e gestire il rischio degli asset digitali, nel pieno rispetto dei requisiti normativi.
La banca ha in programma di introdurre anche i contratti non consegnabili (NDF) per queste criptovalute, ampliando ulteriormente la gamma di prodotti offerti. Questo sviluppo si inserisce in un contesto di crescente adozione istituzionale delle criptovalute; un recente rapporto di KPMG e AIMA indica che quasi il 91% dei fondi hedge è già investito o pianifica di investire in criptovalute nei prossimi cinque anni.
Standard Chartered ha già dimostrato il suo impegno nel settore attraverso il suo braccio di venture capital, supportando entità come Zodia Custody e Zodia Markets. Questo lancio rappresenta un'evoluzione naturale, posizionando la banca all'avanguardia nell'offerta di servizi di asset digitali regolamentati e sicuri. L'ingresso di una banca di tale calibro nel trading spot di criptovalute potrebbe incoraggiare altre istituzioni finanziarie a seguire l'esempio, aumentando potenzialmente la liquidità e l'accessibilità per gli investitori istituzionali e contribuendo a una maggiore maturazione del mercato delle criptovalute.