Nuove ricerche scientifiche confermano un legame profondo e preoccupante tra stress cronico e fumo, evidenziando come i fumatori tendano a registrare livelli di stress significativamente più elevati rispetto ai non fumatori.
Questo circolo vizioso è alimentato dalla dipendenza da nicotina: il sollievo momentaneo offerto dalla sigaretta è seguito da un aumento dello stress causato dall'astinenza, che a sua volta spinge a fumare ulteriormente. Uno studio longitudinale condotto negli Stati Uniti su quasi 5.000 adulti ha rivelato una forte correlazione tra lo stress psicosociale – derivante da problemi familiari, finanziari e lavorativi – e la persistenza nel fumo, nonché i tentativi falliti di smettere. In particolare, livelli elevati di stress hanno quasi raddoppiato la probabilità di continuare a fumare, indipendentemente dal background socioeconomico.
I ricercatori hanno osservato che lo stress legato alle relazioni, alle finanze, al lavoro e ai problemi familiari è associato a maggiori probabilità di non riuscire a smettere, quasi raddoppiando le possibilità di fallimento nei tentativi di cessazione. Le risposte allo stress e le distrazioni attentive sono inoltre strettamente connesse ai tassi di ricaduta; gli individui più inclini a comportamenti a rischio indotti dallo stress o a cali di attenzione sono più propensi a riprendere a fumare dopo aver smesso, un pattern particolarmente marcato nei giovani adulti.
Per spezzare questo ciclo dannoso, gli esperti raccomandano tecniche di gestione dello stress come la respirazione profonda, brevi periodi di attività fisica e un'adeguata idratazione. È fondamentale comprendere che smettere di fumare non solo riduce il rischio di sviluppare patologie gravi come il cancro, ma nel tempo porta anche a una diminuzione dei livelli di stress, con conseguente miglioramento dell'umore e riduzione dell'ansia. Studi dimostrano che, una volta superata la fase iniziale di astinenza, i livelli di ansia, depressione e stress si abbassano notevolmente, migliorando la qualità della vita e l'umore generale.
La dipendenza da nicotina crea un ciclo in cui l'astinenza provoca stress e ansia, sintomi che vengono temporaneamente alleviati dalla sigaretta, rafforzando così la dipendenza. Tuttavia, è la dipendenza stessa a generare lo stress, non le difficoltà della vita quotidiana. Smettere di fumare, sebbene possa inizialmente aumentare lo stress a causa dell'astinenza, porta a una riduzione complessiva dello stress e a un miglioramento del benessere mentale a lungo termine. Le strategie per affrontare lo stress senza ricorrere al fumo includono tecniche di rilassamento, esercizio fisico regolare, una buona igiene del sonno e attività creative che distraggono la mente.