Danza di Comunità: un ponte tra benessere e scambio culturale

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Un gruppo di danza di San Michele sta dimostrando come la pratica costante e condivisa di questa disciplina possa essere un potente catalizzatore per il benessere fisico e mentale. Nato da un'iniziativa legata alla salute, il gruppo si riunisce regolarmente, alimentando un forte senso di comunità e promuovendo uno stile di vita sano tra i suoi membri.

L'impegno del gruppo verso un approccio olistico alla salute è stato ulteriormente evidenziato da un'esperienza significativa nella primavera del 2025: un viaggio di scambio a Bolzano, in Alto Adige. Questa immersione culturale ha permesso ai partecipanti di condividere esperienze di danza e di esplorare le ricchezze del territorio, creando legami duraturi e arricchendo il bagaglio personale di ciascuno.

L'Alto Adige, con la sua vibrante scena culturale e i suoi paesaggi mozzafiato, ha offerto uno sfondo ideale per questo scambio, in linea con la crescente tendenza dei festival di danza, come Bolzano Danza, a promuovere l'inclusione e la sostenibilità attraverso performance contemporanee. Il successo di questa iniziativa ha già gettato le basi per una visita di ritorno prevista per il 2026, a testimonianza della volontà del gruppo di consolidare le connessioni e di diffondere i benefici della danza oltre i confini locali.

La danza di gruppo, infatti, è riconosciuta per i suoi molteplici vantaggi: migliora la postura, l'equilibrio e la flessibilità, funge da valvola di sfogo per le emozioni, accresce l'autostima e aiuta a superare la timidezza. Studi come quelli condotti dall'Albert Einstein College of Medicine di New York evidenziano come la danza possa ridurre lo stress, aumentare i livelli di serotonina e promuovere un generale senso di benessere, grazie anche al rilascio di endorfine che migliorano l'umore.

La danza è un esercizio aerobico che contribuisce alla salute cardiovascolare, bruciando tra le 200 e le 450 calorie all'ora, e migliora l'ossigenazione del corpo, mantenendo un buon tono muscolare. La danza di comunità, in particolare, come teorizzato da figure come Rudolf Laban e Anna Halprin, enfatizza l'inclusività e la partecipazione, rendendo la danza accessibile a tutti, indipendentemente dall'età o dalle capacità fisiche, e promuovendo un forte senso di appartenenza e identità collettiva.

Queste attività congiunte non solo rafforzano il legame tra i partecipanti, ma sottolineano anche l'impatto positivo che il movimento regolare e l'interazione sociale possono avere sul benessere generale, creando un circolo virtuoso di crescita personale e comunitaria.

Fonti

  • Salzburger Nachrichten

  • Südtirol News

  • Südtirol News

  • Südtirol News

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