Il Parlamento UE sollecita la sospensione dell'accordo UE-Ruanda sulle materie prime a causa delle preoccupazioni per il conflitto nella RDC

Il Parlamento europeo, il 13 febbraio a Strasburgo, in Francia, ha chiesto l'immediata sospensione del memorandum d'intesa UE-Ruanda sulle catene del valore delle materie prime sostenibili. La risoluzione chiede questa sospensione fino a quando il Ruanda non cesserà le interferenze nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), compresa l'esportazione di minerali dalle aree controllate dai ribelli dell'M23. I deputati europei hanno inoltre chiesto agli Stati membri dell'UE e alle istituzioni finanziarie internazionali di congelare il sostegno di bilancio diretto al Ruanda fino a quando non sarà concesso l'accesso umanitario alla zona di crisi e non saranno interrotti tutti i legami con l'M23. Il Parlamento ha inoltre sollecitato la cessazione dell'assistenza militare e di sicurezza dell'UE alle forze armate ruandesi. Nonostante queste preoccupazioni, il Parlamento ha accolto con favore il vertice SADC-EAC per la pace nella RDC e ha espresso il suo sostegno ai processi di pace di Luanda e Nairobi. Hanno anche condannato gli attacchi contro le forze autorizzate dalle Nazioni Unite come potenziali crimini di guerra e hanno espresso preoccupazione per la situazione umanitaria, chiedendo la riapertura dell'aeroporto di Goma e l'istituzione di corridoi umanitari.

Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?

Esamineremo il tuo commento il prima possibile.